mercoledì 26 giugno 2013

Aliens. Le forme alienanti del contemporaneo: il concept e i protagonisti.

Andrea Martinucci 
OBBLIGHI MIMICI 3  2010
 acrilico, matita e inchiostro su tela  90x70cm
“La scelta di realizzare la mostra contemporaneamente in due sedi, entrambe in pieno centro, – raccontano Claudia Pellegrino e Flavia Lanza – nasce dalla volontà di raggiungere un ben preciso obiettivo: creare, sulla mappa di una città che vanta un patrimonio artistico e monumentale di grande prestigio e che è meta di turismo culturale oltre che balneare, un punto di attrazione e promozione per l’arte e la cultura contemporanee, un percorso che metta in evidenza la finalità dell’arte, il suo qualificarsi e distinguersi da ogni altra manifestazione umana ideata unicamente per fini strumentali e speculativi. Sarà una vera e propria invasione “aliena”. 120 le opere in mostra – pittura, scultura, installazione e fotografia di alcuni tra i più promettenti artisti del panorama contemporaneo italiano – e quattro gli appuntamenti performativi in programma, per coinvolgere chi resta in città, i turisti, gli appassionati d’arte e non solo, in un’estate leccese a regola d’arte contemporanea!!”.
 
LIEBE di Irene Lucia Vanelli
Andrea Martinucci, Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annaclara De Biase, Annalù, Antonio De Luca, Antonio Delluzio, Carlo Cofano, El Gato Chimney, Elisa Anfuso, Eva Reguzzoni, Fabio Mazzola, Fabrizio Riccardi, Francesco Sambo, Fulvio Martini, Giancarlo Bozzani, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Ilaria Margutti, Irene Lucia Vanelli, Jara Marzulli, Marcella Bonfanti, Marco Rea, Massimiliano Manieri, Massimo Quarta, Matteo Nannini, Maurizio L’Altrella, Momò Calascibetta, Nicola Caredda, Nunzio Paci, Orodè Deoro, Raffaella Formenti, Roberta Ubaldi, Roberto Fontana, Streamcolors, Tarshito, Tiziano Soro, Vania Elettra Tam e Vincenzo Todaro:
 
quaranta talenti, diversi per età, formazione, provenienza e tecnica, con un unico obiettivo, quello di essere come una lente su cui convergono i raggi della contemporaneità per costruire una mappa dell'immaginario che contribuisca a ricomporre l’equilibrio sociale, per riuscire a superare la condizione contemporanea che ci vede muoverci come alieni sulla terra, timorosi visitatori di un pianeta cui invece apparteniamo.
 

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